Imitazione è una poesia scritta da Giacomo Leopardi e fa parte della raccolta Canti. La lirica è una libera interpretazione della strofa in ottonari La feuille del poeta francese Antoine-Vincent Arnault. Compare la prima volta nell'edizione del 1835, pubblicata a Napoli dall'editore Saverio Starita.
Testo
Lungi dal proprio ramo,
povera foglia frale,
dove vai tu? — Dal faggio
lá dov’io nacqui, mi divise il vento.
Esso, tornando, a volo
dal bosco alla campagna,
dalla valle mi porta alla montagna.
Seco perpetuamente
vo pellegrina, e tutto l’altro ignoro.
Vo dove ogni altra cosa,
dove naturalmente
va la foglia di rosa,
e la foglia d’alloro
Parafrasi
Staccata dal proprio ramo, povera foglia fragile, dove vai? Il vento mi ha portato via dal faggio su cui sono cresciuta. Il vento cambiando di volta in volta direzione volando sul bosco, sulla campagna, mi porta dalla valle alla montagna. Con il vento vado continuamente come un pellegrino, e non so nient'altro. Vado dove vanno tutte le altre cose, dove va naturalmente la foglia di rosa, e la foglia d'alloro.
Analisi
L’imitazione è composta da una strofa libera di 13 endecasillabi e settenari, fu pubblicata per la prima volta nei Canti. Leopardi descrive il destino della foglia di rosa e di alloro cioè amore e gloria che diventeranno nulla con la morte.
Fonte originaria
Il componimento è una riscrittura in italiano della poesia di Antoine-Vincent Arnault La feuille, pubblicata nello Spettatore, nel 1818.
Versione di Dante Gabriel Rossetti
Dante Gabriel Rossetti si cimentò in una traduzione in inglese, in trimetri giambici, della poesia di Antoine-Vincent Arnault, The Leaf, indicando tuttavia che la propria fonte di ispirazione fosse l'imitazione di Leopardi.
Note



![]()
